Infiorescenze di canapa legale

Cannabis e maternità

Cannabis e maternità

Cannabis e gravidanza

Negli ultimi anni il numero di donne che in gravidanza consumano cannabis è in significativo aumento.
Proprio questo consumo crescente di cannabis ha spinto i medici ad aumentare gli studi circa l’impatto che la cannabis ha durante la maternità, per capire se può portare problemi al bambino.

Un recente studio ha dimostrato che circa il 20% delle donne in gravidanza tra i 18 e i 24 anni consumano cannabis; è importante, inoltre, dire, che sempre da questo studio, è risultato che poche tra esse ammettevano il consumo spontaneamente, mentre il restante preferiva non dichiarare questo tipo di consumo.

Gli studi condotti sugli aborti spontanei e il consumo di cannabis

Non risultano esserci studi su esseri umani che mettano in relazione il consumo di cannabis con eventuali aborti spontanei; studi sugli animali, invece, dimostrano che il rischio di aborto spontaneo esiste se si consuma cannabis all’inizio della gravidanza. Esistono nessi tra il consumo di cannabis in gravidanza e problemi evolutivi nel bambino come l’iperattività.

Cosa fa la comunità scientifica per fermare il consumo di cannabis nelle donne in gravidanza

Considerati i probabili effetti negativi della cannabis nello sviluppo cerebrale dei bambini, il Collegio americano di Ostetricia e Ginecologia ha fornito delle linee guida che le ostetriche e i ginecologi devono seguire: evitare il consumo di cannabis se si sta provando ad avere un figlio, durante la gravidanza e nella fase dell’allattamento.

Perché le donne in gravidanza consumano cannabis

Certo leggendo i rischi possibili a cui si va incontro consumando cannabis in gravidanza sembra assurdo il comportamento delle future mamme, ma anche in questo caso, gli studi condotti su molte donne ha chiarito diverse cose. Alcune donne, infatti, dichiarano di consumare cannabis per combattere le continue e intense nausee che accompagnano la gravidanza. Benchè non esistano studi che escludano totalmente il rischio di conseguenze nel consumo di cannabis terapeutica è certamente questo tipo di cannabis che deve essere assunta.
Ricordiamo che, come in altre situazioni delicate, anche durante la gravidanza le donne che vogliono assumere cannabis medica devono farlo solo dopo avere consultato il medico.

Gli studi sull’uso di cannabis medica in gravidanza

Da studi scientifici condotti sugli animali, emerge che la somministrazione di piccole dosi di THC a donne incinta, può avere effetti duraturi nel bambino, incluso un aumento della sensibilità allo stress e problemi di socializzazione. Queste ricerche condotte sugli animali mostrano anche difficoltà nell’apprendimento negli animali espositi in fase prenatale alla cannabis.
Le conseguenze del consumo di cannabis nelle donne in gravidanza può provocare nei bambini: risposte alterate agli stimoli visivi e pianto eccessivo, che dimostrano l’esistenza di problemi nello sviluppo neurologico. Certo bisogna anche capire se questi problemi che manifestano i bambini sono legati alla cannabis a cui sono stati esposti o a contesti familiari poveri e degradati, o al consumo di altre droghe.

L’esposizione prenatale alla cannabis, allo stesso tempo, è connessa ad una maggiore possibilità che il soggetto consumi questa sostanza da giovane.

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